Pasolini ha lasciato un grande vuoto. Un vuoto che nessun intellettuale
o artista italiano nato dagli anni Trenta agli anni Settanta è mai riuscito a
colmare. Si dice, pasolinianamente, che l’omologazione della società dei
consumi non ha dato modo alle “nuove voci” di germogliare, uno degli ultimi
esempi è la fusione tra Rizzoli e Mondadori.